sabato 22 luglio 2017

Nuovo evento sismico in Veneto in provincia di Verona

Nella serata di ieri 21 luglio 2017, un terremoto di magnitudo ML 3.6 è avvenuto nella zona del Garda in provincia di Verona.
La scossa è stata registrata a 4 km a Nord di San Zeno di Montagna (VR), alle 17:03:55 (UTC) - 19:03:55 (UTC +02:00) ora italiana, con coordinate geografiche (lat, lon) 45.68, 10.74 ad una profondità di 4 km.
Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.



Solo uno spavento tra la popolazione che ha avvertito la scossa, mentre non si sono registrati danni a cose o persone.

La mappa di risentimento sismico realizzata dall'INGV

mercoledì 19 luglio 2017

La radio in Rosa - URI Award

In occasione del Giro d'Italia Rosa, gli amici dell'URI Unione Radioamatori Iraliani hanno istituito la prima edizione dello Speciale Award dedicato proprio alla manifestazione sportiva dal titolo "La radio in Rosa".

E' stata questa l'occasione per cimentarmi nell'attività radioamatoriale ed ottenere un Award semplice semplice, uno dei primi come radioamatore.


Il diploma è stato rilasciato in virtù del QSO effettuato sulla banda dei 40 metri con la stazione IQ0RU/6 il giorno 04/07/2017, giorno della quinta tappa del Giro Rosa.

Maggiori informazioni sul sito URI Unione Radioamatori Italiani

lunedì 17 luglio 2017

Renato Romero IK1QFK su Radio Rivista fa il punto della situazione sul progetto di ricerca OPERA sui precursori radio sismici.

Già in passato nel blog c’è stato modo di parlare di precursori sismici anche con un post dedicato proprio allo stato dell’arte sullo studio di questi fenomeni, contenente un video dove interviene Antonio Piersanti, allora Direttore Ricerca di INGV, che spiegava come i precursori esistano ma si debba parlare di precursori deboli e non utili pertanto ai fini delle attività di previsione e prevenzione.
Potete leggere l’articolo completo e visionare il video al seguente link.

Seppure sia stato scritto nell’estate del 2013, l’articolo appena citato rappresenta quello che a mio avviso dovrebbe essere l’approccio per una seria ricerca, sia essa amatoriale o ufficiale, nel campo dei precursori sismici, così come in altri campi: dati alla mano e piedi per terra.

Sullo stesso argomento nell’aprile del 2013 anche il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile aveva cercato di fare il punto della situazione con un comunicato visionabile al seguente link.

Pochi giorni fa vi ho dato notizia della citazione sul numero di Luglio Agosto 2017 di Radio Rivista, la rivista e organo ufficiale dell'ARI Associazione Italiana Radioamatori, in merito allo studio di possibili precursori sismici di origine elettromagnetica e/o radioelettrica, dove sono stato appunto citato quale persona che ha "offerto il proprio contributo scientifico alla ricerca".
Nella rubrica è presente una approfondita intervista di Alfredo Gallerati IK7JGI, coordinatore del gruppo ARI Precursori Radiosismici, a Renato Romero IK1QFK, coordinatore del progetto di ricerca OPERA sui precursori radio sismici e noto esperto e conoscitore delle onde radio a bassa frequenza e della radio natura.


Grazie alla disponibilità di entrambi, riporto di seguito alcuni passaggi della lunga intervista, i quali risultano utili per comprendere obiettivi e risultati di questo importante progetto di ricerca. Preciso che ho evitato di riportare gli aspetti più tecnici dando spazio all’approccio e ai risultati della ricerca del progetto OPERA. Eventuali approfondimenti o dettagli potrete visionarli seguendo le indicazioni che troverete in fondo all’articolo.

“OPERA è l'acronimo di "Osservatorio Permanente sulle Emissioni Radiosismiche". E’ basato sullo sviluppo di uno strumento di calcolo che abbiamo denominato INDICE RADIOSISMICO e su una campagna di misure durata un anno, il 2015. Durante questo periodo sei postazioni di monitoraggio della rete “VLF OpenLab”, già attive da diversi anni, hanno registrato h24 l'attività elettromagnetica a bassissima frequenza, correlando i segnali catturati con i dati relativi all'attività sismica, alla ricerca di anomalie. 
...
Per buona parte della comunità scientifica i precursori radiosismici a bassissima frequenza sarebbero rari e difficili da ricevere. Secondo invece un numero ristretto di altri ricercatori, questi segnali inizierebbero con regolarità diverse ore prima dell'evento, cesserebbero immediatamente dopo il sisma e sarebbero presenti per tutti i terremoti di magnitudo maggiore di 6, con una intensità tale da permettere il loro rilevamento a livello planetario.”

Lo scopo del progetto OPERA non era infatti quello di catturare i precursori radio sismici o avventurarsi in previsioni di eventi sismici ma verificare e mappare presenza, periodicità e livello di questi ipotetici segnali. 
I ricercatori del progetto OPERA hanno considerato i terremoti come dei trasmettitori,  alla luce delle conoscenze scientifiche sulla propagazione ed attenuazione dei segnali radioelettrici, arrivando a determinare
un "INDICE RADIOSISMICO, che ipotizza il rilascio di una quantità di segnale radio proporzionale all'energia rilasciata dal sisma (più alta la magnitudo, più potente il segnale rilasciato) e che ne calcola l'attenuazione in base alla distanza dall'epicentro (più ci si allontana dall'origine e più il segnale si indebolisce).
Per ogni sisma del 2015 ed ogni postazione di monitoraggio attiva abbiamo calcolato questo indice che esprime la relazione magnitudo-distanza e che indica il grado di possibilità che ha quelle postazione di intercettare un precursore. Questo ha ridotto notevolmente la quantità di casi da studiare, perché ha eliminato fin da subito i "casi impossibili" che potrebbero dare origine solo a falsi positivi.
Se i fisici che ci hanno studiato sopra fino ad ora, ed i militari che ne fanno uso ogni giorno, non si sono sbagliati (ed è molto improbabile che questo sia avvenuto),  le caratteristiche propagative di questi segnali, e gli episodi fino ad ora documentati con un certo rigore scientifico, ci rivelano che la loro copertura per terremoti di media ed alta intensità rimane comunque molto circoscritta ed arriva a distanze considerevoli di qualche migliaio di km solo in presenza di eventi catastrofici di magnitudo 9 o superiore. In altri termini questi segnali sono purtroppo inutilizzabili in modo regolare ai fini di una previsione, nella quasi totalità degli eventi sismici

La campagna di misure ha evidenziato la totale assenza di segnali collegati ai terremoti, e la cosa era in qualche modo attesa, perché nonostante la rete avesse 6 postazioni attive da nord a sud della penisola, in grado di monitorare h24 il fondo elettromagnetico a pochi Hz, in nessun caso si sono avute le condizioni minime necessarie (magnitudo/distanza) di superamento di soglia  dell’indice radiosismico.”

Ulteriore chiarezza sul rigore scientifico della ricerca, riconosciuto tra l’altro da diversi enti di ricerca ufficiale (LIGO, INGV, IRA), e sui relativi risultati, emerge dalle risposte ad una serie di domande rivolte a Renato Romero sul fatto che un precursore sismico possa essere sfuggito e sull’utilità o meno di una ricerca amatoriale sul tema dei precursori sismici in ambito radioamatoriale.

“Il problema è opposto, ovvero come non scambiare per precursore un segnale che invece non lo è. La banda ELF è caratterizzata da una miriade di segnali di origine naturale, quali Risonanze di Schumann, pulsazioni, scariche in prossimità dei temporali. Se a questi aggiungiamo i disturbi di origine domestica ed industriale veicolati tramite la rete elettrica otteniamo come risultato non il regno del silenzio alla ricerca di un segnalino che annunci il terremoto, ma la ricerca di una bollicina in una pentola che bolle.
E’ tecnicamente molto discutibile l’attivazione di un numero elevato di postazioni nelle sedi ARI, contando sulla disponibilità degli iscritti, senza prima aver fatto misure preliminari, luogo per luogo, dei campi presenti. Il rischio è il medesimo di posizionare un telescopio sotto un lampione stradale: 9 postazioni su 10 sono candidate a ricevere solo disturbi, veicolati dalla rete di alimentazione. La rete di osservatori che abbiamo usato per OPERA conta sei postazioni e le difficoltà di attivazione sono state enormi: prima tra tutte proprio il reperire località dove il fondo di rumore artificiale non prevaricasse quello naturale, condizione indispensabile e difficile da ottenere. Se abbiamo installato le postazioni in posti come il parco del Gran Paradiso e sull’Etna non è perché di lì si gode un buon panorama (anche se è vero), e come siti sono oltremodo scomodi da raggiungere. Prima di arrivare alle scelte dei luoghi abbiamo eseguito sopralluoghi ovunque, dai monasteri sperduti ai cascinali semi abbandonati, ma con esiti mediocri e qualche volta addirittura disastrosi. Le misure di campo preliminari sono quindi indispensabili: una postazione deve essere in grado di ricevere il fondo elettromagnetico naturale nel range di frequenza di lavoro scelto, in modo ragionevolmente pulito, e questa è una condizione molto critica. Comporta nella quasi totalità dei casi l'esclusione delle aree urbane, di buona parte di quelle suburbane, ed una volta arrivati in campagna l'esclusione delle aree per almeno 10 km intorno a linee ferroviarie, le zone a ridosso degli elettrodotti, le aree dove sono installati impianti fotovoltaici: ognuna di queste situazioni rappresenta una sorgente di segnali a bassissima frequenza, oscurando  la ricezione  del fondo naturale. E’ una questione anche di onestà intellettuale, il non illudere le persone che dal balcone di casa, collegando un loop ad una scheda audio con il semplice avvio di un software si possa fare monitoraggio radio sismico.  Sarebbe bello ma… obbiettivamente non è così.
E’ auspicabile che queste riflessioni siano tenute in considerazione per le decisioni future, sia a livello di impostazione che di requisiti tecnici minimi, da chi gestirà la cosa. Disponibilità dei soci e spirito di collaborazione sono una risorsa preziosa: sarebbe un peccato disperderla a causa di un modello organizzativo non adeguato alla ricerca da intraprendere.
Le conclusioni di Opera, più che aprire prospettive ridimensionano false attese su cui ci si è ottimisticamente cullati per anni, che si muovevano nella speranza di poter un giorno prevedere, più o meno in modo regolare i terremoti.
Se da un lato viene quindi riconosciuta la presenza dei precursori elettromagnetici a bassissima frequenza, ovvero l'emissione di segnali radio con l'approssimarsi di un terremoto, dall'altro occorre prendere atto che le condizioni minime necessarie per il loro rilevamento sono estremamente critiche: prossimità geografica all’evento, uso di apparecchiature di misura professionali e condizioni ambientali libere da disturbi di rete.
Il nostro lavoro riassume, forse per la prima volta così chiaramente, i limiti dei metodi di misura a nostra disposizione. Il desiderio di salvare vite da una parte e la mancanza di contestualizzazione dei dati raccolti dall'altra, in passato ci ha in buona fede portati ad essere fiduciosi sulla possibilità di sviluppo di un metodo radio sismico per prevedere i terremoti. I numeri che oggi conosciamo bene, grazie alla disponibilità di misurazioni on-line in tempo reale, suggeriscono di essere un po’ meno ottimisti. Ma OPERA non è una pietra tombale sull’argomento precursori: indica chiaramente la necessità di un approccio più con i piedi per terra, senza paura di scartare soluzioni di ricerca che, almeno per le leggi della fisica, non possono condurre ad alcun risultato. Evitando quindi di dare la caccia a fantasmi che non esistono, orientando la ricerca in modo efficace, su questo molto interessante ed allo stesso tempo controverso argomento. E questo a prescindere da chi se ne occupi: università, ricercatori indipendenti o associazioni di radioamatori.”

Se avete la possibilità di avere una copia di Radio Rivista, magari grazie a qualche amico radioamatore, vi invito a leggere l’intervista completa, ricca di dettagli relativi all’impostazione della ricerca e agli aspetti più tecnici. 
Vi invito inoltre a prendere visione del sito www.vlf.it,  cliccando sul progetto “OPERA 2015”, dove è possibile trovare tutto il lavoro e la metodologia di analisi utilizzata, oltre che le analisi dei dati e relazione sugli eventi analizzati nel 2015.

Di seguito alcune immagini della stazione di monitoraggio gestita da Renato Romero IK1QFK presso Cumiana (TO) (www.vlf.it/cumiana/livedata.html).

L'antenna Marconiana per il monitoraggio dei segnali di campo elettrico

La coppia di coil ortogonali ICS101 per il monitoraggio del campo magnetico
 (con la gallina di Renato che ispeziona e protegge l'installazione) 

Lo spettrogramma di una pulsazione geomagnetica ricevuta
dalla stazione 
di Cumiana (TO) 

Concludo ringraziando ancora una volta Renato Romero IK1QFK per il suo impegno nella ricerca e nella divulgazione nel campo dei possibili precursori sismici, oltre che per la sua disponibilità.

domenica 16 luglio 2017

IU3IOU attivo per l'Apulia VHF QRP Contest 2017

Questa mattina in compagnia degli amici Gino IK3TZB e Livio IK3ERQ ci siamo portati sul Monte Tomba per partecipare al 21° Apulia VHF QRP Contest edizione 2017.

Il contest è dedicato all'attività QRP in banda VHF grazie alla collaborazione dell’I QRP CLUB e del Mountain QRP Club ed in piena sinergia con la manifestazione “Field Day WattxMiglio” che si svolge nella medesima data.

L'allegra combriccola ha predisposto ed attivato tre stazioni dal Monte Tomba (locator JN55WV) con i tre differenti nominativi personali IK3TZB, IK3ERQ e il mio IU3IOU grazie all'attrezzatura messami a disposizione dall'amico Livio IK3ERQ.

La stazione ombreggiata di IK3TZB 


Le stazioni soleggiate di IK3ERQ (sx) e IU3IOU (dx) con sullo sfondo IK3TZB

Setup per i 144 MHz / 2 m
RTX: Yeasu FT817 
Antenna: 9 elementi

Di seguito alcuni momenti di una calda giornata in compagnia, all'insegna della radio. Nei prossimi giorni provvederò alla sistemazione ed all'invio del log.








Alle prossime... 73 de Giorgio IU3IOU

sabato 15 luglio 2017

Catturare i fulmini con lo smartphone. L'articolo ripubblicato sul magazine SPF Spazio Penultima Frontiera.

SPF Spazio Penultima Frontiera è un luogo ed una comunità on line di persone che si occupa dei temi riguardanti lo spazio in tutte le sue forme e manifestazioni con una comunità di confronto e approfondimento composta anche da esperti e professionisti del settore. 

Ancora una volta uno dei post di questo blog è stato ripreso dalla rivista, che vede nel numero di luglio 2017, la pubblicazione dell'articolo dedicato alla possibilità di catturare i fulmini, grazie ad una pratica applicazione per smartphone.



Potete leggere l'articolo originale al link ricercasperimentale.blogspot.it/2017/07/osservazione-cattura-ottica-fulmini-lighting.html.


Oltre all'articolo vi invito a prendere visione del magazine SPF Spazio Penultima Frontiera, ricco di spunti e contenuti interessanti per gli appassionati di settore. La rivista è rintracciabile ai link sottostanti.



mercoledì 12 luglio 2017

Award IARU ATV activity weekend/contest 2017

Durante il secondo week end di giugno si è svolto il Contest ATV IARU Region 1
Questa modalità operativa, anche se utilizzata da pochi, risulta a mio avviso particolarmente interessante dal punto di vista sperimentale. 


Nel mese di aprile grazie alla strumentazione prestatami da Mario I3EME, avevo eseguito alcuni test di ricezione proprio in ATV grazie alla presenza di un ripetitore sul Monte Cesen, immediatamente a nord del mio QTH (vedi Test01 - Test02).

Sinceramente non avevo pensato di partecipare al contest in ATV per mancanza di esperienza e di attrezzatura, quando attraverso i social network ho visto questo messaggio dell'amico Francesco IK3HHG
Ciao da IK3HHG, Vi informo, per chi partecipa e non al contest ATViaru, che sono operativo da monte Cesen località Valdobbiadene Treviso JN65AW quota 1500 mt
Banda: 23cm antenna 55 elementi 80w + pre'
Banda: 13cm disco da 1 mt 120w
Banda: 6cm disco 1 mt 8w
Banda: 3cm disco 1 mt 4w
Appoggio 144750 fm/ssb 20w Vi aspetto numerosi grazie

A quel punto mi sono detto, perché non tentare? Ovviamente si trattava di partecipare in sola ricezione, modalità comunque valida per il contest, non avendo attrezzatura idonea alla trasmissione.

Grazie alla frequenza di appoggio e all'infinita pazienza di Francesco IK3HHG sono riuscito dopo diversi tentativi e con non poca fatica, viste le condizioni estreme, a ricevere le immagini in diretta dal Monte Cesen ed il codice a 4 cifre che identificava l'interlocutore.

Francesco IK3HHG in contest IARU ATV 2017 sul Monte Cesen

E così dopo aver ricevuto la classifica nella giornata di ieri, oggi ricevo gli Awards relativi ai miei risultati. La gioia è stata doppia visto che questi risultano essere in assoluto i primi Award o Diplomi come radioamatore.

IU3IOU - 26esimo nella classifica per la banda dei 3 cm (10 GHz) con 70 punti

IU3IOU - 80esimo nella classifica generale con 70 punti


A Francesco IK3HHG va il mio ringraziamento per la disponibilità e la pazienza, oltre che ai complimenti per essersi classificato primo in classifica generale.
Ovviamente nessun risultato eccezionale, visto un singolo QSO ed in sola ricezione, ma da qualche parte bisogna pur cominciare!!

Alle prossime
73 de Giorgio IU3IOU

giovedì 6 luglio 2017

Citazione a sorpresa su ARI Radio Rivista sul tema dello studio dei possibili precursori sismici

Come molti di voi sanno un tema a me molto caro è quello dello studio dei possibili precursori sismici con particolare attenzione a quelli elettromagnetici.
Sul tema nel tempo ho realizzato alcuni monitoraggi diretti, alcune verifiche di correlazioni, alcuni studi ed approfondimenti, oltre ad un'attività divulgativa finalizzata a offrire corrette informazioni su un tema così delicato. 

Pochi giorni fa è arrivato a casa l'ultimo numero di Luglio Agosto 2017 di Radio Rivista, la rivista e organo ufficiale dell'ARI Associazione Italiana Radioamatori, al cui interno vi è una rubrica dedicata ai progetti speciali dell'associazione.


Tra questi da diversi anni bisogna citare un gruppo di lavoro attivo proprio sullo studio di possibili precursori sismici di origine elettromagnetica e/o radioelettrica, prima con il progetto SDT Segnali dalla Terra e attualmente con il Gruppo ARI Precursori Radiosismici.
E' stata letteralmente una sorpresa vedere il mio nome ed il mio nominativo citato quale persona che ha "offerto il proprio contributo scientifico alla ricerca".


Il piacere è doppio, se penso che tale citazione, precede una intervista con Renato Romero IK1QFK (www.vlf.it), vero esperto delle bande quali ULF-ELF-VLF e particolarmente attivo nel monitoraggio e lo studio di possibili fenomeni precursori sismici elettromagnetici e radioelettrici, culminati negli ultimi anni nel progetto OPERA di cui vi invito a visionare il sito (www.vlf.it/opera_2015/opera_2015.html) per poter comprendere scopi e risultati di questo progetto di monitoraggio.

Indagando, per la citazione credo di dover ringraziare Alfredo Gallerati IK7JGI e referente del Gruppo ARI Precursori Radiosismici.

Potete visionare tutti i post presenti nel blog e relativi ai precursori sismici a questo link

martedì 4 luglio 2017

Osservazione e cattura ottica dei fulmini con lo smartphone

Alzi la mano chi di voi non è mai rimasto affascinato davanti ad un temporale e alla bellezza e potenza dei fulmini...
Da sempre sono stato affascinato da questo fenomeno naturale, tanto da incantarmi durante i temporali primaverili ed estivi a rimanere alla finestra ad osservare i fulmini illuminare il buio della notte. Certo non si può dimenticare i pericoli ed i rischi che questi comportano, ma il loro fascino è certamente indiscusso.
E' proprio questa passione che mi ha portato più volte ad esplorare e monitorare i temporali via radio monitorando le scariche elettrostatiche (vedi link per l'approfondimento a fine pagina).
Spesso vedevo in rete, affascinanti scatti e catture ottiche di fulminazioni di vario tipo e così mi sarebbe sempre piaciuto fare qualche prova ma ho sempre desistito non avendo attrezzatura fotografica adeguata.
Negli ultimi giorni ho però scovato una applicazione che permette di catturare i fulmini anche attraverso la fotocamera del proprio smartphone. L'applicazione Lightning Camera, facilmente rintracciabile on line, mantiene in cache della memoria costantemente le immagini visualizzate anche solo in anteprima dalla camera per alcuni secondi antecedenti allo scatto così da poter catturare il fulmine, fenomeno estremamente veloce, anche se appena accaduto oltre a scattare una rapida sequenza di immagini, tale da poter individuare ed "isolare" il fulmine. Inoltre permette di creare delle immagini animate a partire da una sequenza di immagini.

In occasione dell'ennesimo temporale che si è verificato sabato sera nella nostra zona, mi sono cimentato a testare l'applicazione, operazione che richiede comunque una buona dose di pazienza, non tanto per i semplici settaggi, ma per il fatto di dover attendere e centrare il fulmine.
Queste sono alcune catture di fulmini ottenute sabato 01 luglio 2017 a Crocetta del Montello (TV) con visuale verso est.




















Altri post simili per l'approfondimento dell'ascolto dei fulmini

sabato 1 luglio 2017

Occasionale FM DX grazie all'E-Sporadico con l'autoradio

Non è molto che ho avuto la possibilità di avvicinarmi a qualche test di FM DX grazie alle aperture propagative e all'E sporadico (Es), test di cui vi ho già parlato a inizio giugno (link).

Durante la giornata di giovedi mentre mi spostavo in auto ecco un nuovo ascolto in FM effettuato grazie all'E Sporadico nella banda commerciale degli 88-108 MHz. Erano le 13.05 locali (11.05 UTC) quando scansionando la sintonia alla ricerca di qualche brano musicale interessante quando sulla frequenza di 96.40 MHz ascolto una voce con buona probabilità russa che commenta e introduce un brano musicale. 


Incuriosito mi fermo in frequenza e continuo l'ascolto per una ventina di minuti. Il segnale di tale stazione si alternava si sovrapponeva a Radio 105 ma nei momenti migliori si arrivava ad ottenere un segnale SINFO 43333.
Purtroppo nonostante abbiano passato un jingle non sono riuscito a comprendere quale fosse l'emittente, nemmeno l'RDS mi è venuto in aiuto non essendo comparso alcuna dicitura sul display dell'autoradio.
Oggi ho provato ad analizzare le varie liste dedicate alle FM ma non è stato possibile discriminare con certezza quale potesse essere la stazione ascoltata, essendo numerose le radio commerciali che utilizzano tale frequenza.

La propagazione mi ha così regalato un nuovo occasionale FM DX grazie all'E Sporadico. Magie della propagazione.

eQSL QSL collegamenti radioamatoriali ricevute a giugno 2017

Ecco l'unica conferma ricevuta nel mese di giugno per l'attività radioamatoriale. La quasi totalità dell'attività è ancora svolta in ambito locale in modalità FM, questo è stato uno dei miei primi collegamenti in onde corte in modalità SSB. Si tratta del collegamento in 20 metri con la stazione A61FK dagli  Emirati Arabi. 

73 de IU3IOU

eQSL

QSL e conferme di ascolto di giugno 2017

E' il momento del consueto aggiornamento delle principali QSL, eQSL e conferme di ascolti radio, ricevute durante il mese di giugno 2017. 

Gli impegni professionali continuano a tenermi distante dalle radio. Questo e la non sempre celere risposta da parte di emittenti e operatori, ha fatto registrare poche conferme anche questo mese. A dire il vero solamente una: si tratta della QSL di Radio Habana Cuba.
Al prossimo mese, sperando gli ascolti e le conferme siano di più.. 

73 de Giorgio IU3IOU (SWL I-4979/VE)


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