mercoledì 6 giugno 2012

Terremoto Emilia 2012 agg 31


Terremoto Emilia: il punto sull'assistenza alla popolazione

6 giugno 2012
Allegata alla news, una nota contenente indicazioni operative per lo svolgimento delle attività di valutazione dell'agibilità in Emilia Romagna
Terremoto Emilia: zone a divieto d'accessoAggiornamento ore 14
Il Servizio Nazionale di Protezione Civile continua a prestare assistenza nei luoghi colpiti dal terremoto, con circa 5000 forze in più sul territorio, oltre a quelle che già operano in ordinario.

Assistenza alla popolazione. Con l’ultimo campo allestito nei giorni scorsi a Carpi, in provincia di Modena, sono 34 le aree di accoglienza che offrono assistenza a circa 9400 persone in Emilia Romagna. Di queste, circa l’80% è ospitata nei 27 campi attivati in provincia di Modena, la più colpita dagli eventi sismici del 20 e del 29 maggio. Nelle strutture al coperto, come scuole, palestre, caserme, e vagoni letto offerti dalle Ferrovie dello Stato e Genio Ferrovieri sono invece accolte oltre 2600 persone mentre negli alberghi circa 2200.
Nella Regione Lombardia, in provincia di Mantova, 7 aree di accoglienza si sono aggiunte alle 3 precedentemente allestite, per effetto di una regolarizzazione dei campi nati spontaneamente sul territorio. Queste aree accolgono in tutto circa 1400 persone, a cui se ne aggiungono oltre 530 ospitate in 11 strutture al coperto e negli alberghi , per un totale di oltre 2000 persone accolte.
In Veneto, nella provincia di Rovigo, le persone assistite sono 64.

In totale, la popolazione emiliana, veneta e lombarda, che sta ricevendo assistenza è di circa 16400 persone, di cui oltre 10900 ospitate in aree di accoglienza, oltre 3200 in strutture al coperto e oltre 2200 in alberghi. Il 60% delle persone assitite si trova nella provincia di Modena. Le aree di accoglienze e le strutture al coperto, ormai completamente allestite e funzionanti, da questa settimana, verranno dotate di condizionatori e ombreggianti in vista anche del graduale aumento delle temperature previsto per i prossimi giorni. 

Nota sulle valutazioni di agibilità. Rientrano tra le attività avviate subito dopo la scossa del 20 maggio anche le verifiche di agibilità degli edifici pubblici e privati. Con l’istituzione della Di.coma.C il 2 giugno scorso, è stata anche formalizzata la funzione di supporto “Rilievo di agibilità”, in cui collabora personale del Dipartimento e della Regione Emilia Romagna. Un prima nota firmata il 4 giugno scorso contenente indicazioni operative per lo svolgimento delle valutazioni di agibilità con scheda AEDES nella Regione Emilia-Romagna è già stata diramata alla Regione, ai centri di coordinamento provinciali e ai comuni emiliani colpiti dal terremoto. Per le verifiche di agibilità sulle attività produttive, la circolare rimanda a quanto disposto dall’ Ordinanza del Capo Dipartimento n.2 del 2 giugno 2012.

Primi dati sui rilievi di agibilità. 
Ad oggi, sono oltre 2600 i sopralluoghi AEDES effettuati dalle squadre di rilevatori formati nel corso “valutazione di agibilità e rilievo del danno” organizzato dal Dipartimento e dalla regione Emilia-Romagna. Di questi, circa 700 sono stati effettuati nella provincia di Bologna, oltre 1000 in provincia di Ferrara, circa 650 in provincia di Modena e oltre 150 in provincia di Reggio Emilia. I primi esiti dei sopralluoghi restituiscono questo quadro: oltre 1000 edifici, cioè circa il 40%, risultano agibili con esito A; quasi 500, cioè il 18% circa, sono temporaneamente inagibili con esito B; 170 circa sono parzialmente inagibili con esito C; 50 circa sono inagibili temporaneamente ma da rivedere con approfondimenti e hanno avuto esito E; mentre oltre 750 sopralluoghi, cioè il 28%, sono inagibili con esito D e a altri 130 sono inagibili ma per cause esterne e hanno esito F. Nei territori colpiti dal terremoto stanno svolgendo rilievi di agibilità anche i Vigili del Fuoco. In particolare, la loro attività riguarda verifiche speditive condotte su edifici che non presentano danni evidenti o riportano piccole lesioni. Sono invece individuati come edifici da sottoporre direttamente a verifica con scheda AEDES quelli con evidenti lesioni, crolli limitati o crolli estesi.

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