martedì 17 gennaio 2012

Naufragio Costa Concordia agg 25

Incidente nave Concordia: unità di crisi a Grosseto

17 gennaio 2012

Dopo l'incontro il Capo Dipartimento ha raggiunto l'Isola del Giglio per un sopralluogo

Nave ConcordiaIl Capo Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli ha partecipato oggi, 17 gennaio, con il Prefetto di Grosseto, a una riunione dell'Unità di crisi presso la sede della protezione civile della Provincia, sul naufragio della nave Concordia a largo dell'Isola del Giglio.

All’incontro hanno partecipato il Presidente della Provincia di Grosseto, il Direttore della protezione civile della Regione Toscana, i Sindaci di Isola del Giglio e di Monte Argentario, i rappresentanti delle strutture operative e il presidente di Costa Crociere, Pierluigi Foschi.

Scopo dell’incontro fare un punto di situazione sulle attività di ricerca e soccorso, che proseguono anche in queste ore in un contesto operativo particolarmente complesso, e sulle condizioni di sicurezza della nave, anche in relazione all’elevato rischio ambientale.

Il Capo Dipartimento Franco Gabrielli – che dopo la riunione si è spostato all'Isola del Giglio per un rapido sopralluogo e un incontro presso il centro coordinamento dei soccorsi – ha sottolineato che in questa fase la priorità è recuperare i dispersi e concentrare in tale attività tutti gli sforzi possibili delle squadre specializzate presenti sull’Isola, prestando contestualmente massima attenzione alla sicurezza degli operatori. In parallelo sarà messo al punto il piano di recupero della nave, su cui stanno già lavorando la Società armatrice e la Capitaneria di porto. La dichiarazione dello stato di emergenza nazionale annunciata per il Consiglio dei Ministri di giovedì 19 gennaio darà la necessaria continuità alle operazioni in corso.

Il Capo Dipartimento ha infine ringraziato gli abitanti dell’isola del Giglio per la generosità dimostrata in questa tragica situazione e ha espresso apprezzamento per le locali strutture di protezione civile che, dimostrando grande intelligenza e sensibilità istituzionale, hanno saputo fare sistema.

Soccorsi L’attuale bilancio del naufragio è di 11 vittime, di cui una in corso di identificazione e 5 in fase di recupero. Al momento, risultano non rintracciate 28 persone, di cui quattro dell'equipaggio. La ricognizione delle persone disperse a seguito dell'incidente della nave Costa Concordia è stata condotta da un gruppo tecnico istituito presso la Prefettura. Nel dettaglio, l'attività del gruppo tecnico è consistita nel raffronto tra la lista dei 4.232 imbarcati, fornita da Costa Crociere, con l'elenco dei passeggeri – in gran parte stranieri e sprovvisti di documento di riconoscimento – elaborato al centro di accoglienza di Porto Santo Stefano, e integrato con i dati pervenuti dagli ospedali, dalle Ambasciate, dai Consolati e dagli elenchi delle persone alloggiate nelle varie strutture ricettive. Verificate anche le informazioni provenienti dalla lista delle persone trasferite in elicottero dall'Isola del Giglio a Grosseto, senza transitare dal centro di accoglienza di Porto Santo Stefano, oltre alle ultime indicazioni fatte pervenire nella giornata di ieri, 16 gennaio, delle Autorità consolari tedesche.

Ultimo aggiornamento alle 21.45 del 17 gennaio 2012

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